martedì 20 gennaio 2015



Modalità di ingresso in Istituto



Al momento dell’ingresso nella struttura penitenziaria devono essere seguiti dei protocolli.
L’educatore penitenziario ha il compito di gestire il colloquio pedagogico con il recluso allo scopo di stabilire con lui una relazione educativamente ed affettivamente valida, la quale tenda all’umanizzazione del trattamento rieducativo.
Il colloquio pedagogico è caratterizzato in particolare dal colloquio di primo ingresso, dal colloquio volto all’osservazione e trattamento e infine dal colloquio di sostegno.
Il colloquio di primo ingresso è un intervento dell’educatore, su nomina del Direttore, nei confronti del nuovo giunto in istituto ed è finalizzato alla raccolta di dati personali, giuridici, familiari da inserire nella cartella personale. Questo colloquio è molto importante perché ha lo scopo di illustrare al nuovo detenuto le disposizioni vigenti nel contesto penitenziario e le principali norme relative alla disciplina, al trattamento e ai suoi diritti e doveri.
All’ entrata in istituto viene consegnato al soggetto la carta dei Diritti e Doveri la que è prevista dal regolamento dell’ordinamento penitenziario.
La Carta è consegnata a ciascun detenuto o internato per consentirgli il migliore esercizio dei suoi diritti e assicurargli maggiore conoscenza delle regole che vi sono nel contesto carcerario.
L’ ingresso in istituto è curato dal personale di polizia penitenziaria designato dall’Ufficio Matricola e il detenuto ha il diritto di avvertire i propri familiari, sia in provenienza dalla libertà, sia in caso di trasferimento.
All’entrata in istituto del soggetto gli agenti di polizia sottopongono il detenuto o l’internato alla perquisizione personale, al rilievo delle impronte digitali e infine vengono sottoposti alla visita medica, non oltre il giorno successivo.

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