mercoledì 7 gennaio 2015

 Osservazione della personalità

L’osservazione scientifica della personalità ha lo scopo di accertare i bisogni di ciascun soggetto, legati alle eventuali carenze fisico-psichiche, affettive, educative e sociali. La stessa rientra nel concetto di determinazione della pena in fase esecutiva. 
L’ osservazione si sviluppa fondamentalmente in due linee di azione: la prima riguarda la programmazione del trattamento e la seconda invece la modulazione o trasformazione della pena applicata.
Essa deve coprire tre funzioni: permettere di individuare le esigenze del soggetto,identificare un istituto che sia in grado di fornire il trattamento più adeguato al detenuto e costruireuna relazione di sintesi, ossia un testo che presenta la storia del recluso e la sua condotta all’interno della struttura, in base alla quale viene elaborata un ipotesi di trattamento alternativo.
Entro nove mesi vengono creati gli elementi per la formulazione del programma individualizzato a seguito dell’esecuzione dell’osservazione. Successivamente, nel corso del trattamento l’osservazione è rivolta a verificare, attraverso l’analisi del comportamento del detenuto, le eventuali nuove esigenze che richiedono una modifica del trattamento. Infine devono essere mantenuti gli elementi di continuità per i detenuti e internati in caso di trasferimenti in altri istituti.
A proposito dell’osservazione scientifica della personalità “pur considerando le difficoltà che l’operatore incontra nel pervenire all’esame “oggettivo” del fenomeno da analizzare (la persona detenuta), tuttavia occorre ricordare che gli strumenti psicodiagnostici e psicoterapeutici oggi a disposizione, possono comunque farci comprendere l’uomo in quasi tutte le sue caratteristiche di pensiero e di comportament”.
Gli strumenti principali per conoscere gli atteggiamenti artificiali del detenuto, al fine di modificarli, sono i seguenti:
1. la lettura della comunicazione non verbale;
2. l’analisi dei meccanismi di difesa dell’Io;
3. la conoscenza delle “tecniche di neutralizzazione del conflitto”;
4. l’indagine della scrittura (grafologia).
Per i condannati e gli internati è l’osservazione scientifica della personalità a costituire la base del trattamento penitenziario.L’osservazione è condotta da personale dipendente della Amministrazione (Educatori, psicologi e assistenti sociali) e queste attività si svolgono sotto la responsabilità del direttore dell’ istituto. L’attività di osservazione, è svolta da un gruppo di persone che viene individuato con il termine di Ѐquipe.
In relazione alla maggiore estensione delle occasioni di valutazione riservate al direttore l’intervento del gruppo si è allargato
Lo steso è chiamato ad operare attraverso delle “relazionidi sintesi” per fornire al direttore gli elementi per: la stesura del programma individualizzato di trattamento rieducativo; l’ adozione del provvedimento di eventuale ammissione al lavoro esterno con progettazione del relativo programma; la redazione del programma di trattamento riguardante l’espiazione della pena o l’ attuazione della misura di sicurezza in regime di semilibertà e  la manifestazione del parere, da trasmettere al magistrato di sorveglianza, in relazione alla eventuale concessione di permessi premio.
Il gruppo tiene periodiche riunioni, nel corso delle quali esamina gli sviluppi del trattamento praticato e i suoi risultati. Inoltre la segreteria tecnica del gruppo è presieduta dall’ educatore.
Un’importante innovazione è stata data dalla legge Gozzini, la quale ha sviluppato una nuova concezione dell’osservazione, dovuta alla “decarcerizzazione” delle misure alternative, che possono essere ottenute direttamente dallo stato di libertà allo scopo di evitare, per soggetti autori di reato di lieve entità, il “contagio criminale” derivante dal contatto con l’ ambiente carcerario.




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